L'olio extra Vergine d'Oliva Sardo


L'Olio Extra Vergine d'Oliva in Sardegna

Chef Giorgio Deidda alla raccolta delle Olive di Famiglia



E’ solo quando perdiamo qualcosa che ci accorgiamo del valore che gli attribuiamo. Non parlo solo di oggetti materiali, parlo anche di tradizioni e abitudini. Già da diversi anni vivo lontano dalla Sardegna. E tra le cose che mi mancano di più, a parte il Familiari e il mare, c’è anche la raccolta delle olive. Mi era sempre piaciuto andare in campagna a raccogliere le olive del piccolo appezzamento di terra dei miei genitori. L’olio che producevamo era a stretto uso familiare. E doveva durare circa due anni, visto che le annate erano alterne. Nella mia zona, le olive raggiungevano la piena maturazione intorno al mese di Dicembre. Capitava quini che per natale e capodanno, avessimo già l olio nuovo. Tra le cose più belle, c’era il rito del mangiare i carciofi crudi (sapientemente puliti). Con l’olio nuovo. Chi conosce l’argomento sa bene che l’olio nuovo ha un sapore e delle caratteristiche eccezionali. L’olio Evo, in questo stadio, è ricco di polifenoli. Che è stato dimostrato siano degli antiossidanti molto efficaci. Purtroppo però con il passare dei mesi, l’olio, perde in parte certe proprietà organolettiche. Pur mantenendone intatte tante altre. La Raccolta delle olive iniziava allo spuntare del sole. SI arrivava in campagna, prevedendo di fermarsi a mangiare sul posto. Avevamo una piccola casetta adibita a ricovero attrezzi, ma dove era presente un grazioso caminetto e una piccola cucina. All’interno erano presenti le reti le scale e i secchi per la raccolta delle olive. Per i rami più alti, usavamo delle canne che crescevano in abbondanza nelle siepi del terreno. La prima cosa da fare era pulire il fondo delle piante sia eliminare eventuali rovi dal suolo, sia pulire la base della pianta, dai rami più o meno tenaci di olivastro. Poi bisognava sistemare i teli sotto la chioma della pianta, e anche un po’ oltre, in modo che le olive che cadevano dal albero, per effetto dei movimenti delle canne o sgranati dalle nostre mani, cadessero sopra il telo. Di solito ci si metteva a due su una pianta, uno con la scala a fare i rami alti e uno di sotto a raccogliere dai rami bassi. Le temperature di solito erano basse, e la mattina quando si arrivava, l’erba era ancora biancastra dai gelo notturno. Quando pioveva non si poteva andare. E bisognava aspettare le condizioni meteo adatte. Quando tutte le olive della pianta erano state tolte, si procedeva a piegare i teli, e ci si rendeva conto di quanto una pianta avesse fruttato. Si contava in numero di secchi. Prima di portare le olive al frantoio, bisognava attendere di avere un quantitativo discreto, a volte erano necessari anche due giorni. Poi si attendeva con pazienza al frantoio che arrivasse il nostro turno, e dopo le varie fasi di pulizia e spremitura a freddo, quando usciva il liquido verde dal apposito rubinetto, il profumo era così forte da inebriare. 

 

Olive appena raccolte 

 

Apprezzare un prodotto significa capire cosa ci sia dietro. Conoscere le piante dalla fioritura sino al momento della raccolta. L’oliveto inoltre, assume anche una funzione emotiva, infatti, non si andava solo in campagna a raccogliere le olive. Spesso quando ci si recava in quel luogo isolato e bucolico, si andava a fare una scampagnata e si riuniva tutta la famiglia. A volte si andava anche con degli amici a fare degli spuntini. Per me ogni volta che utilizzo l’olio di produzione del terreno di famiglia. E’ come usare un ingrediente magico. Ricordo una volta, durante una missione in Antartide, in pieno inverno. Lo feci gustare ai componenti del gruppo, su dei crostini di pane casereccio su cui avevo sfregato dell’aglio. Per me fu come entrare in contatto con la natura e con una fonte inesauribile di ricordi. Per gli altri fu allo stesso tempo emozionante perché raccontai tutto il processo produttivo e furono tutti  entusiasti. Un olio Magico davvero. In grado di insaporire qualunque pietanza e aumentarne l’energia. 

 

 

Tesoro dell'Isola Mediterranea"In mezzo al maestoso paesaggio dell'isola di Sardegna, dove il mare cristallino bacia le spiagge dorate e le colline verdeggianti si stagliano contro il cielo azzurro, si cela un tesoro culinario che ha radici profonde nella storia e nella tradizione: l'olio extra vergine d'oliva.

 

1. La Storia dell'Olio in Sardegna: Un Viaggio nel TempoL'arte di produrre olio d'oliva in Sardegna affonda le sue radici nell'antichità. I Sardi, custodi di antiche tecniche tramandate di generazione in generazione, hanno per secoli coltivato gli ulivi e prodotto un olio unico nel suo genere. Il clima mediterraneo, con inverni miti ed estati calde, crea le condizioni ottimali per la crescita degli ulivi e la produzione di un olio ricco di aromi.

 

2. I Terroir della Sardegna: Il Segreto della QualitàLa Sardegna è un'isola ricca di diversità paesaggistica, e questa varietà si riflette nell'olio extra vergine d'oliva. Le colline di Gallura, le pianure della Campidano, e le valli dell'Ogliastra contribuiscono ognuna con caratteristiche uniche al profilo dell'olio sardo. Le varietà di olive locali, come la Bosana e la Nera di Gonnos, conferiscono sapori complessi e sfumature aromatiche che rendono l'olio sardo una vera delizia per il palato.

3. Metodo di Produzione Tradizionale: L'Arte dell'ExtrazioneLa produzione di olio in Sardegna è intrisa di tradizione e rispetto per la terra. Gli agricoltori locali seguono metodi di coltivazione sostenibile e pratiche agricole che rispettano l'ambiente. L'estrazione dell'olio avviene spesso con metodi tradizionali, come la spremitura a freddo, che preserva appieno l'aroma e le proprietà nutrizionali delle olive.

 

4. Il Gusto della Tradizione: Utilizzo dell'Olio in Cucina. L'olio extra vergine d'oliva sardo è un ingrediente fondamentale nella cucina locale. Utilizzato per condire insalate fresche, zuppe di pesce, e piatti a base di carne, l'olio aggiunge profondità e ricchezza ai sapori. Le sagre e le feste tradizionali in Sardegna celebrano spesso la cucina locale, mettendo in mostra l'olio come elemento centrale.

 

5. Oltre il Gusto: Benefici per la SaluteOltre al suo delizioso sapore, l'olio extra vergine d'oliva offre numerosi benefici per la salute. Ricco di antiossidanti e acidi grassi monoinsaturi, è associato a una serie di vantaggi, tra cui la riduzione del rischio di malattie cardiache e l'effetto positivo sul colesterolo.In conclusione, l'olio extra vergine d'oliva in Sardegna non è solo un condimento, ma un simbolo della connessione profonda tra la terra e la cultura. Custode di una tradizione millenaria, l'olio sardo continua a conquistare i palati di chiunque abbia il privilegio di assaporarlo, trasportando chi lo gusta in un viaggio attraverso il tempo e la bellezza dell'isola mediterranea.

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